Distrazione e diffidenza perché unite?
L’approccio consueto che si ha nei confronti della DIFFIDENZA è quello di pensare che essa sia la conseguenza di esperienze accumulate, le quali, non avendo prodotto un esito positivo, abbiamo genato una cicatrice che si trasforma in diffidenza.
In parte è così, ma solo in parte.
Diffidenza come causa e non come effetto?
Nei nostri studi ed osservazioni, abbiamo rilevato che la DIFFIDENZA compone la Rosa delle REAZIONI UMANE, da noi ampiamente osservate e processate analizzando le emozioni umane e come esse nascono e si sviluppano. La sua radice si trova nella assenza di fiducia verso gli altri ma soprattutto verso se stessi.
Come tutte le REAZIONI UMANE , a sua volta essa ha una sua origine e la sua origine è la distrazione.

Distrazione e diffidenza strette amiche, perché.
La distrazione, anch’essa parte delle REAZIONI UMANE, si presenta ogni qualvolta non siamo aderenti ai nostri PERCHE’. La motivazione si riconduce al fatto di non averli focalizzati in modo preciso all’inizio di un percorso/progetto, ad esempio, o molto più spesso, legati al fatto che si pensa (pre la presenza di inibizioni e condizionamenti) che i propri perché siamo errati, dando dunque maggiore spazio a quelli altrui.
Tutto questo accade sempre, poiché si sta vivendo la fase EMOTIVA del processo emozionale.

La fase EMOTIVA delle EMOZIONI, conduce verso la volatilità delle stesse e tende a far divenire le AZIONI, mosse dalle REAZIONI , oscillanti e frammentate.
L’OSCILLAZIONE, genera DISTRAZIONE, che a sua volta, conduce a fidarsi in modo alternato di se stessi e di ciò che si sente di fare.
Quando ci si fida di se stessi si muovono passi certi di cui si è predisposti a rispondere, RESPONSABILI ovvero abili a rispondere di.

Quando, invece, in assenza di fiducia di se stessi, ci si affida ciecamente ad altri, si delega la funzione di responsabilità a questi “altri”.
Questi “altri”, se non conoscono esattamente i perché dell’altro e gli obiettivi corrispondenti alle reali potenzialità di chi si stanno impegnano a guidare, avranno solo il 50% di probabilità di indicare la strada corretta per l’altro.
In caso di probabilità a favore generarono DIPENDENZA, in caso di probabilità a sfavore genereranno DIFFIDENZA.
Questo circolo vizioso, in ogni caso, non porterà alla realizzazione poiché, sia in caso di DIPENDENZA, sia in caso di DIFFIDENZA, non si starà agendo per la reale crescita e sviluppo della persona e delle sue AREE DI RESPONSABILITA’.

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