Come la logica e la matematica possano essere utili per identificare velocemente elementi di analisi di ogni contesto, è una cosa nota ed inutile è soffermarsi a cercare di avvalorarne l’utilità.

La matematica applicata diventa uno strumento che porta a diminuire notevolmente la fase di valutazione iniziale per ridurre al massino gli errori di valutazione.

E sull’errore di valutazione si apre una grande parentesi inquanto è la causa unica del fallimento di qualsiasi idea/azioni/impresa/progetto.

Per fallimento si intende ciò che accade DOPO aver avviato una idea/azione/impresa/progetto e non PRIMA.

Fermare PRIMA un’idea/azione/impresa/progetto che non sono stati ancora stata messi a terra, è proprio ciò che avviene grazie ad una corretta valutazione di tutti i fattori che concorrono all’idea/azione/impresa/progetto.

Fermarsi quando si è ancora in fase di valutazione è ciò che evita il fallimento e il dispendio inutile di risorse, emozioni, sogni e TEMPO, unica energia non rinnovabile.

Quindi prima di valutare il modello che dovrà essere applicato per fare in modo che l’idea/azione/impresa/progetto arrivi alla sua realizzazione e quindi gli obiettivi siano davvero raggiunti, occorre valutare la reale fattibilità.

Il sistema ideato ha portato a constatare non solo la messa a sistema delle ricerche effettuate negli anni ma a definire una metodologia! scientifica/matematica in grado prima di redigere una banca dati sui 27.000 casi trattati antecedentemente e durante l’attività di ricerca ma di realizzare anche l’analisi tendente a portare il sistema ad effettuare un’analisi dell’idea, in grado di definire il raggiungimento della sua realizzazione e contestualmente indicare le risorse necessarie al raggiungimento dell’obiettivo prefisso.

La valutazione di tutti gli elementi (pesatura) è la parte più importante per determinare se l’idea/azione/impresa/progetto, ce la farà ad arrivare in fondo o se invece, si fermerà a metà percorso e, oltre a non giungere alla sua realizzazione, diventerà ingombro per altre idee/azioni/imprese/progetti, obbligando al suo smaltimento e quindi al dispendio di tempo che sarà impegnato per fare questo e non per creare, produrre e dunque realizzare e realizzarsi.

Solo dopo aver fatto questa valutazione (corretta) che potrebbe portare anche ad un periodo necessario di “sperimentazione ed allenamento” come una sorta di crash test, poi del collaudo definitivo necessario per la concreta partenza, si possono scegliere i modelli di impresa più adatti. Ogni azione necessita di modelli di impresa. Ovvero una corretta progettazione, pianificazione e programmazione, che renderanno possibile la realizzazione.

I modelli di impresa rispondono a paradigmi ben precisi che non possono essere sottovalutati. Questa fase di calibratura è molto delicata e può far emergere reazioni, obiezioni, resistenze ed evidenziare la non adesione reale ai valori insiti in ciò che si sta cercando di realizzare. La messa in luce della contraddizione e della incoerenza con i valori reali, in questa fase, diventa una benedizione perché evita il dispendio di risorse (di ogni tipo) e dunque anticipa il fallimento certo. Ogni uso di prepotenza ed ostinazione, sarebbero dannosi.