Gli OPERATORI OGA© sono in grado di allenare le attitudini della persona finalizzandole ai risultati lavorativi e sociali.
Per diventare operatori OGA© è necessaria una formazione di 150 ore + 50 ore di tirocinio.
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Le attitudini sono un insieme UNIVOCO che identifica una persona e la rende unica rispetto a tutte le altre come fosse un vero e proprio “dna”.
Esse sono composte da VETTORI. I vettori hanno una direzione, un peso, una velocità. Se non ben orientati e direzionati possono generare intralcio al successo anziché esserne il supporto. Occorre dunque ORDINARLI ed ORIENTARLI verso gli obiettivi che si intende raggiungere.
L’Operatore OGA© è preparato a governare questi vettori, nella persona individualmente e nel gruppo/team.
È in grado di individuare le caratteristiche di questi VETTORI, poiché nelle ATTITUDINI, ci sono delle caratteristiche ricorrenti che tracciano similitudini ed assonanze proprio come farebbe un “dna” biologico.
Di questi “dna” definiti nel nostro sistema Dati Notificanti Attitudini, ad oggi, ne sono stati scoperti ed isolati 30, ma non possiamo essere certi che siano solo questi. Da questo dato però, deriva la creazione del FORMAT OGA© che allena individualmente ed in team le attitudini al fine di ottenere migliori e costruttive relazioni umane/sociali.
I “dna” più significativi, quelli che emergono più degli altri, sono tre. Essi hanno maggiore necessità di attenzione perché la loro espressione o non espressione, può causare alterazioni del comportamento, che ricadono sulle relazioni interpersonali.
I tre “dna” su cui intendiamo mettere maggiormente l’accento, sono: l’esploratore, l’impregnante; l’innovatore.
Il più “emozionante” dei tre e allo stesso tempo il più “delicato” è senza alcun dubbio quello che potremmo associare alla necessità di ESPLORARE. Dall’osservazione di esso, comprendiamo meglio il funzionamento delle ATTITUDINI in relazione al TEMPO e allo SPAZIO.
L’ATTITUDINE dell’esploratore
è quella forza propulsiva, che porta la persona che ne è proprietaria, ad andare oltre, oltre ogni confine, ad avere stimoli di costante conoscenza.
Questa forza motrice può essere paragonata ad un esercito (composto dai talenti e potenzialità) in movimento che si muove
- DA un punto interiore: le proprie idee,
- AD un punto esteriore: il luogo dove esse potranno esprimersi e trovare realizzazione.
Rimanendo con l’attenzione su questa immagine se ne deduce con semplicità, che provare a fermare un esercito in movimento, qualunque sia il suo perché e il suo scopo, non è cosa da poco né tanto meno di facile risoluzione.
Se ne deduce anche che prima di arrivare a muoversi, questo esercito, ha avuto un “tempo” di elaborazione della strategia, ed una forte spinta motivazionale iniziale. Per precisazione, la MOTIVAZIONE è un insieme di AZIONI MOSSE DA PERCHE’, e nell’ MLBsystem™ se ne é scoperto il funzionamento, ovvero si è scoperto che la MOTIVAZIONE è UN MOTORE e se ne è scoperto e mostrato il suo funzionamento meccanico.
Dunque sarebbe interessante capire i PERCHE’ iniziali che hanno dato vita alla elaborazione della strategia, prima ancora di analizzare la traiettoria e le conseguenze che da tutto questo saranno generate.
La forza iniziale che muove ogni essere umano verso la risoluzione dei propri bisogni, è ciò che compone il MOTORE MOTIVAZIONALE©.
L’Insieme delle modalità e mezzi (talenti e virtù) con cui queste azioni si muoveranno e si sceglierà il COME FARE per portarle a termine, danno vita alle ATTITUDINI ovvero ATTUARE una intenzione verso un obiettivo. Esse risiedono nel COMPORTAMENTO, sede anche della nostra PERSONALITA’.
Attraverso le MISURAZIONI delle 7 aree di responsabilità (altra scoperta MLBsystem™ 7 AREE DI RESPONSABILITÀ©), siamo in grado di identificare la miscela esatta delle potenzialità e delle caratteristiche di una persona e identificare in modo matematico le sue predisposizioni e tendenze comportamentali e dunque anche come meglio integrare carenze.
Da queste osservazioni, ne deduciamo che non esiste un’origine alterata della forza, bensì, un USO ALTERATO della stessa.
- Come per ogni strumento, non è lo strumento in sé ad essere positivo o negativo, quanto invece l’uso che con esso se ne fa.
- Dunque , le attitudini che non trovano il giusto “COME” per esprimersi, possono dare vita ad un COMPORTAMENTO ALTERATO.
Nel caso dell’ATTITUDINE dell’ESPLORATORE,
- l’assenza di GIUSTO SPAZIO E TEMPO che garantirebbero l’espansione e il movimento “dell’esercito” sopra citato
- l’assenza di un TEMPO per una giusta elaborazione dei perché che danno vita alla strategia di movimento
- l’assenza di un giusto orientamento di questa forza/esercito
potrebbero dare vita ad oscillazioni significative di comportamento tra:
- importanti scoperte (obiettivo per cui è “nata” l’attitudine).
- devastazione degli argini e muri trovati, in termini di condizionamenti, inibizioni, obblighi, blocchi di ogni genere e misure. E questo non solo sulla persona stessa ma anche nel mondo che la circonda.
In ogni caso, si parla di gestione del POTERE, COSTRUTTIVO o ALTERATO.
Ovvero “ho molte potenzialità, ho bisogno di spazio e di tempo per esercitarle,
se trovo impedimenti, attuo il potere come atto di forza e devasto”.
Cosa devasto?
- Rapporti interpersonali
- spazi fisici
- schemi mentali
- abitudini
- obblighi
- imposizioni fisiche
- imposizioni culturali e religiose ecc….
Da tutto questo abbiamo trovato connessione con quelle forme di reazione oggi note con il nome di “bullismo”, presenti non solo nei giovani. Azioni atte a generare “terrore” (* altro argomento che affronteremo), ovvero incutere paura come forma di potere.
L’ATTITUDINE impregnante
è quella forza di assorbenza e contenimento, che porta la persona che ne è proprietaria, ad andare, IMPRENDERE, ASSORBIRE, APPROPRIARSI di conoscenze, contatti, elementi, ogni dettaglio, per poi elaborarle e rilasciarle (proprio come una spugna) per conquistare terreno e ottenimenti. Ad essa è associata la capacità imprenditoriale che se ben gestita, genera persone responsabili, ricche di iniziativa e pronte a trovare soluzioni per migliorare la propria ed altrui esistenza. Il portatore di questa attitudine, non si accontenta mai. Lo SPAZIO ed il TEMPO sono solo alcuni degli elementi di cui si nutre e serve, avendo con essi un rapporto del tutto soggettivo e personale. Da questo deriva che, il portatore di questa attitudine, tende a dare un proprio singolare valore al concetto di TEMPO e SPAZIO, inducendo e molto spesso forzando, il TEMPO e SPAZIO altrui. Questa attitudine se ben orientata, avendone compreso i giusti perché iniziali, è l’attitudine che porta l’individuo a studiare bene e velocemente, trovando spesso soluzioni sintetiche anche per chi ha più difficoltà a farlo.
- Se non orientata, innesca il senso di superiorità e “furbizia” che degenera in forme di ruberie e menzogne.
L’ATTITUDINE innovativa
è quella forza propulsiva che porta la persona che ne è proprietaria, a vedere ciò che gli altri ancora non immaginano neanche.
Il VISIONARIO per eccellenza, che riesce a prendere dal mondo delle idee ogni dettaglio necessario per materializzare ciò che ancora non esiste.
Questa attitudine può essere tanto costruttiva quanto distruttiva per l’equilibrio psicofisico del suo portatore.
Avere VISIONI può essere un grande vantaggio se, si è creduti e credibili.
- Diversamente, può essere fonte di scherno e di mortificazioni.
In ogni essere umano, le ATTITUDINI sono tutte contemporaneamente presenti. È la MISCELA che cambia, fornendo una “sottolineatura” una “marcatura” più prospiciente dell’una anziché dell’altra, dato che determina la composizione del COMPORTAMENTO come luogo in cui esse si affacciano.
È il loro dosaggio dunque a determinare la TENDENZA COMPORTAMENTALE, e gli AMBITI nei l’individuo sarà più predisposto a fare bene.
Tutte le altre, devono in ogni caso essere coltivate per non divenire devianti e distruttive, o ostacolanti.
- OCCORRE DUNQUE rafforzare le potenzialità naturali nel bambino in età preadolescenziale. Età nella quale è ancora possibile dare un orientamento senza interferire ne condizionare le naturali attitudini o “dna”.
- Le potenzialità divengono talenti espressi in età matura fino a divenire attitudini e dunque MODO DI FARE e di ESSERE.
Per raggiungere tale scopo, nel 2003 è stato creato UN PERCORSO DI ALLENAMENTO denominato OGA©
OGA©️ è un FORMAT creato su MLBsystem™ che ha come scopo rafforzare l’autonomia di ogni essere umano nelle relazioni interpersonali e di conseguenza, in ogni contesto sociale e lavorativo.
Educarsi a saper riconoscere i legami costruttivi e fermandosi (proprio come in uno STOP) in presenza di quelli che “potrebbero” divenire distruttivi.
Nel sistema MLBsystem™️ non esiste il “positivo e il negativo” bensì ciò che è appropriato per crescere e ciò che è inutile allo scopo.
Lo studio 20nnale su oltre 27.000 casi dà certezza e conoscenze pratiche sul come gestire ciò di cui si parla.
Finalità dell’allenamento
- SNELLIRE il lavoro, le azioni che si compiono quotidianamente al fine di alleggerire i pesi di cui spesso ci si carica inutilmente. Ogni peso inutile genera fatica e la fatica cade sulle relazioni rendendole a rischio di innesco del conflitto. Alleggerire dunque i carichi andando a lavorare sulle procedure, riordinandole su una reale priorità dove esistono, creandole dove non sono state create. Ma tutto questo a partire dalle proprie reali attitudini, educare alla gestione delle risorse e alla autonomia (le 7 AREE DI RESPONSABILITÀ©), riconoscendole e mettendole in relazione alle attività da svolgere (pertinenza). Questa attività, che di solito si svolge in consulenza, è chiamata PESATURA© E CALIBRATURA©
- DIMINUIRE l’adipe relazionale, ovvero educarsi ad una corretta comunicazione relazionale. Educarsi a muoversi all’interno delle relazioni umane riconoscendo ed usando le sensazioni, emozioni e reazioni in modo costruttivo. Educarsi all’incontro ed a lavorare con gli altri, riconoscendo in essi parti di sé stessi e crescere nella vera integrazione ed inclusione possibile ovvero riconoscendo il valore e l’unicità.
- RASSODARE le proprie potenzialità riconoscendo IL SUONO delle OBIEZIONI RICORRENTI (di cui i segmenti sono stati isolati da MLBsystem™) causa degli impedimenti a fare, ed origine del conflitto interpersonale. Fare per ottenere senza trattare gli altri come birilli, educarsi all’arte del disinnesco della reattività e con essa allenarsi all’uso delle leve gestionali delle dinamiche relazionali.
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